le corps est un processus de la conscience - blog de Michèle Caffin

Il corpo è un processo di coscienza, nella misura in cui il mio corpo muore, la mia struttura sparisce. Eppure, il mio corpo muore continuamente, le cellule del fegato muoiono dopo 6 settimane, quelle della parete dello stomaco, dopo 5 giorni, la pelle dopo 1 mese.

Sono un’allucinazione.

Si rigenerano, ovviamente, si ricreano, si reincarnano. Poi, spariscono di nuovo, allora, la domanda è: qual è la cosa che si rinnova continuamente?

È la memoria delle particelle subatomiche del vuoto negli atomi, e si arriva al vuoto quantistico!

Il corpo non è una struttura, è un processo della coscienza. Anche il cervello è neuroplastico, i telomerasi (enzima implicata nel mantenimento e nella formazione dei telomeri: sono importanti per preservare l’integrità cellulare) possono aumentare dal 30% in 4 mesi.

Ora, come può essere possibile? Proprio perché il corpo è un verbo!

La comunicazione non locale e le cellule dell’emozione.

Abbiamo due modi di comunicare : spessissimo sono concomitanti, ma a volte sono separati. Esiste la comunicazione locale, con mezzi esterni, visibili, e la comunicazione non locale. Qui, ci interessiamo alla comunicazione non locale.

Le richerche di Roselyne Yalow, Premio Nobel di fisica (1977) hanno lo scopo di catalogare le cellule : serotonina, dopamina, oppiacei. Durante queste ricerche, alcune cellule sono state osservate e sono state chiamate “cellule dell’emozione”. Queste cellule sono costituite da neuropeptidi, simili a quelli del cervello e del cuore. Sono dei ricevitori che costituiscono il sistema immunitario : linfociti T, B, macrofagi. Sono situate a livello degli intestini, con sistema immunitario.

Le cellule dell’emozione hanno una memoria, e sono intelligenti, ascoltano e scelgono. Quando sentiamo un’emozione già provata, le cellule reagiscono subito, per una via immediata. Tutte le cellule saranno coinvolte senza passare da un percorso conosciuto, è instantaneo.

Il sistema immunitario è un sistema che pensa. 

Ogni cellula realizza 100.000 azioni al secondo, si sincronizza in modo instantaneo con le altre, senza mandare né messaggi né segnali. Siamo composti da una nuova materia, da una BIOLOGIA QUANTISTICA.

La conversazione si prolunga durante il sonno, con un corpo personale e prolungato. Abbiamo una biosfera prolungata. Il corpo non è limitato alla struttura, è un verbo, parla con le cellule dell’emozione. Si può allora prolungare la riflessione, per quanto riguarda i nomi. I nomi sono convenzioni del linguaggio, non sono l’espressione della verità, perché nulla rimane immobile. Ad ogni momento, le cellule che compongono il nostro mondo muoiono.

Viviamo le nostre esperienze con i 5 sensi, con l’alimentazione, con la respirazione, con l’eliminazione, con la digestione. Il cervello crea l’esperienza soggettiva. È ciò che ha la capacità di cambiare le cose.

La fisica è l’informazione attraverso dati e fatti. L’informazione è la risoluzione dell’incertezza quando l’incerto diventa fattuale.

Come capire che cos’è lo spirito?

La definizione dello spirito data da Deepak Chopra è: “Si tratta di un processo incarnato e relazionale che regola il flusso delle energie e dell’informazione, che ha la capacità di cambiare il mondo”

Lo spirito ascolta in silenzio, ma chi è che ascolta in questo momento di silenzio? È l’anima, sede dell’amore, della compassione, della gioia, dell’equanimità, della grazia, della sincronicità, di tutto quello che ci rende vivi e umani. Dando prova di compassione, di tenerezza, di equanimità, si può cambiare la struttura dei telomeri, cellule nervose del cervello e aumentare dai 10 ai 15 anni la durata della nostra vita.

M.C.

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