les lettres hébraïques et l'univers dentaire - Michèle Caffin

Quale rapporto esiste tra l’universo dentario e le lettere ebraiche?

Il nostro alfabeto viene dal greco, che viene dall’ebraico. D’altronde, alfabeto viene da Aleph e Beth, le due prime lettere ebraiche che danno inizio alla creazione del mondo.

I denti hanno il linguaggio come prima vocazione, se consideriamo l’esistenza come un fatto che ci consentirà di esistere, di essere. I mezzi per giungerci sono ovviamente l’alimentazione per nutrire il corpo, la relazione con gli altri per condividere in tutti i sensi.

Le lettere ebraiche si appoggiano su una forma significante. Sono delle porte verso un mondo interno accessibile grazie al Verbo.
Sono dei misteri tra il nostro mondo finito e infinito.

La bocca è un’apertura tra il nostro mondo interno, definito, chiuso, i nostri organi interni e il mondo esterno che non ha limiti. Il soffio attraversa la bocca nei due sensi, interno e esterno, inspira-espira.
Ogni forma proviene da una vibrazione, così come ogni lettera ebraica genera una relazione specifica con ogni parte del corpo e, alla fine, con ogni dente.

I minerali

I minerali sono spessissimo composti dall’associazione di più sostanze. Sono la parte cristallizzata del nostro corpo fisico, terrestre.

La loro composizione ebbe bisogno del fuoco delle eruzioni vulcaniche durante gli anni dell’evoluzione della terra. Per esistere nella sua forma attuale, il minerale ha attraversato tutte le costellazioni dello Zodiaco con i cicli planetari e solari. Il minerale ha un’origine cosmica. Ha trascorso venticinquemilanovecentoventi anni (ciclo solare) per formarsi. Attraversò tutto questo tempo per edificarsi. L’abbiamo integrato. Il minerale è la sostanza che contiene la presenza incarnata durevole, densa, del principio creatore. La nostra costituzione ossea testimonia questa volontà spirituale che proviene dalle stelle e dai pianeti. I denti ne sono i testimoni.

La mitologia

“La carne degli dei è la nostra propria carne e tutti circolano in noi, così come circolano nel cielo diurno o notturno. Gli uomini hanno dato alle stelle i nomi delle loro divinità e forse fu semplicemente perché speravano che trovando nei movimenti degli astri l’organizzazione del mondo, sarebbero riusciti a scoprire lo stesso rigore e la stessa sontuosità che nella loro organizzazione fisica e nervosa.” (fonte : Claude Mettra in “Saturno o l’erba delle anime” – titolo francese originale: “Saturne ou l’herbe des âmes”).

La mitologia mette in scena i pianeti. Questi non sono solo corpi fisici. I pianeti, veri mantelli di entità, di potenze creatrici, esse stesse provenienti dal fuoco originale, portano i nomi degli dei di grandi miti greco-romani. Gli dei danno un senso alle nostre azioni, sono i nostri archetipi viventi, danno vita alla vita, spirito al quotidiano, e lo spirituale può incarnarsi.

L’uomo, futuro dio, crea grazie alle sue azioni e esprime la sua creatività grazie alla parola. Essa verbalizza le forze creatrici che solo l’uomo è destinato a manifestare.

Ogni dente fa risuonare le vocali e le consonanti. I denti fanno da legame tra immateriale e materiale, tra il pensiero creatore e la realizzazione concreta.

M.C.

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